Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

domenica 2 novembre 2008

OBAMA "Votatemi, cambierò l'America"


ESTERI - ELEZIONI USA 2008
Gli Usa al voto tra tre giorni. Il democratico alle prese con la rivelazione di una zia che vive illegalmente a Boston
Obama, appello alla radio"Votatemi, cambierò l'America"
McCain: "Crisi economica non faccia dimenticare la politica estera"
Obama, appello alla radio"Votatemi, cambierò l'America"" src="http://www.repubblica.it/2008/10/speciale/altri/2008elezioniusa/obama-appello/ansa_14280280_57370.jpg" width=230> NEW YORK - "Votatemi, e cambierò l'America". E' l'appello via radio del candidato democratico a tre giorni dal voto negli Usa. Un sabato che sarà ricordatio anche per l'ultima "tegola" caduta sulal campagna del senatore dell'Illinois, che ha il nome di un sua zia che vive - clandestina - alla periferia di Boston. Si chiama Zeituni Onyango, ha 56 anni ed è la sorellastra del padre. L'hanno scoperta i media Usa, e il commento di Barack è stato secco: "Non sapeva che viveva qui illegalmente. Ovviamente bisogna seguire le leggi" Difficile dire se l'"incidente" peserà e quanto in questi ultimi giorni di campagna, nei quali il democratico ha deciso di continuare a spingere forte sull'acceleratore. "Se mi darete il vostro voto martedì, non vinceremo solo le elezioni, ma cambieremo il paese ed il mondo", ha detto alla radio, aggiungendo che "in un momento come questo, in cui la posta in gioco è così alta, non possiamo permetterci altri quattro anni di vecchia, stanca, fallimentare ideologica che ci ha portato a questo disastro". Anche John McCain ha rivolto, nell'ultimo sabato prima del voto, un appello radiofonico agli elettori ricordando come la crisi economica non debba far distogliere l'attenzione dalle minacce internazionali. Ed ha accusato l'avversario, da lui sempre attaccato per la sua mancanza di esperienza in politica estera e di sicurezza, di "sperare che nel mezzo di questa crisi interna vi dimentichiate di quanto sia in gioco in Iraq, del disastro e della tragedia che sarebbero provocata da una ritirata delle forze americane".
(1 novembre 2008)
da repubblica.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Forse non sono normale io ma... non sono mai riuscito a farmi interessare le elezioni politiche negli USA.
Probabilmente perchè vedere due candidati che si scannano per vincere non mi sa di politica a benificio del paese. Per tutta la campagna elettorale non fanno altro che sputarsi addosso e riportare alla luce misfatti, anche insignificanti, per mettere in cattiva luce l'avversario. Come se questo importasse veramente per il bene del paese. Prendiamo come esempio Clinton... si è fatto fare una pompa ed è stato crocefisso. Non dico che fosse un buon presidente ma quante persone hanno tradito la moglie e comunque sono bravissime persone.
Ma la cosa più triste è che la politica italiana, man mano che passano gli anni, diventa sempre di più la brutta copia della politica americana.