Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

domenica 27 novembre 2011

ai tempi delle centraliniste.....10 norme per il buon uso del telefono









Rispondi prontamente. Chi chiama si irrita ad attenderti e ciò ti potrebbe dispiacere

Annunciati subito col tuo nome. Risparmi tempo e ti presenti come vuole l'educazione

Parla chiaro, direttamente nel microfono, senza tenere in bocca matita, sigaretta o altro, senza bisbigliare o gridare ma col tuo tono normale di voce

Sii conciso e rapido

Non sospendere la conversazione per andare a prendere un dato, una matita o altro, se mai richiama quando avrai quanto ti occorre

Sii sempre cortese, non interrompere, non impazientirti, stai attento a quanto ti si dice per evitare ripetizioni

Anche se non conosci il tuo interlocutore sii gentile. Egli ti incontra per la prima volta e si fa ora un'opinione di te

Se devi telefonare assicurati bene del numero sull'elenco e poi formalo con attenzione e precisione.

Ricorda che quando telefoni entri in casa altrui:fallo perciò con educazione e cortesia

La telefonista non deve servirti a scaricare il tuo malumore: se ritieni che non faccia il suo dovere chiedi la capoturno



Ne è passato parecchio di tempo............. nell'epoca degli smartphone (telefonini intelligenti), è difficile pensare che una volta i telefoni avevano la rotella per comporre il numero ed avevano sempre un filo che li collegava alla linea


STET - Società Finanziaria Telefonica S.p.A. era una azienda italiana che operava nel settore delle telecomunicazioni. Era la società finanziaria IRI per questo settore. Era un'impresa ad integrazione verticale, cioè ricopriva al suo interno tutte le attività, dalla produzione dell'apparato alla comunicazione Storia Nel 1933 viene fondata dal governo l'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale), un ente pubblico con lo scopo di rilevare tutte le partecipazioni industriali delle grandi banche italiane in crisi. La SIP è indebitata per più di un miliardo di lire e viene rilevata dall'IRI la quale decide la separazione dei suoi settori d'attività. A tale scopo il 21 ottobre 1933 l'IRI fonda la STET - Società Torinese per l'Esercizio Telefonico a cui dà la proprietà delle società STIPEL, TELVE e TIMO.
un saluto da Marta
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venerdì 18 novembre 2011

Israeliani e Palestinesi - a Torino i Sindaci per la Pace



Ho sentito questa notizia questa sera alla radio.
Quattordici sindaci, provenienti da Israele e dai Territori palestinesi, si sono incontrati a Torino per cercare un dialogo su problemi che possono essere affrontati e risolti insieme.


Un tentativo di "pace dal basso" per cercare di arrivare, partendo dalla popolazione, dove le diplomazie non riescono a giungere.
L'incontro è iniziato oggi e continuerà domani. Le discussioni vertono su due temi: la situazione generale e la soluzione di problemi concreti.
Ho sentito nelle interviste a Radio2 che ieri hanno affrontato problemi legati all'acqua e problemi legati ai cani randagi.
I sindaci che partecipano all'incontro sono quindici, sette palestinesi, sette israeliani ed il sindaco di Torino Piero Fassino.
Herbert Pagani parlando di Israele nella sua "Arringa per la mia Terra" diceva "laggiù c’è posto per due popoli e due nazioni” era il 1975 e nel 2011 il problema è ancora irrisolto
L'iniziativa attuata a Torino ridà un po' di speranza, fa ancora credere nella possibilità di pace in medio oriente.
Incontrarsi e conoscersi è la strada giusta, dove non arriva la diplomazia può arrivare il popolo, se riusciranno ad ascoltarsi a vicenda.
In questo incontro hanno dato loro la possibilità di farlo.


Un saluto da Marta
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domenica 6 novembre 2011

Un sari rosa per combattere ingiustizie e corruzione







"Con il sari rosa" è un libro che dovrebbero leggere tutti.
Lo dovrebbero leggere quelli che sono convinti che tutto ciò che non è giusto può essere cambiato anche se fa parte delle tradizioni millenarie di un popolo.
Lo dovrebbero leggere quelli che sono pessimisti, scettici o rassegnati perché questo libro è la dimostrazione che unendo le forze tutto diventa possibile
Sampat Pal narra della sua vita, una vita non diversa da quella delle altre donne indiane ma che lei è riuscita a cambiare con il coraggio di dire "no" alle ingiustizie.
E' facile ignorare la protesta di una donna sola ed è per questo che Sampat Pal ha dato vita alla Gulabi gang ( Pink gang ), una banda di donne che si identificano indossando un sari rosa.
Lei scrive: " La mia vita non è stata niente di eccezionale, né posso dire di aver sofferto più di altre donne....."

La sua storia inizia in uno sperduto villaggio tra i campi in uno stato dell' India settentrionale prevalentemente agricolo. I genitori sono analfabeti.
Un giorno vede passare dei bambini della sua età, puliti e ordinati, che attraversano il campo nel quale lei sta giocando nel fango e viene a sapere che stanno andando a scuola. Lei non sa esattamente cosa sia la scuola ma una mattina decide di seguirli. Inizialmente assiste alle lezioni rimanendo fuori dall'aula che è una tettoia aperta ma viene scoperta dai familiari. Per intercessione dello zio, l'unico della famiglia con un'istruzione, le concedono di studiare e viene iscritta regolarmente alla scuola
Entra in un mondo nuovo ma per lei la felicità dura solo due anni, fino a quando la famiglia si trasferisce in un piccolo villaggio sperduto dove non ci sono scuole raggiungibili . Deve rinunciare a studiare.

A dodici anni viene data in sposa, il marito ha dieci anni più di lei.
Secondo l'usanza indiana, gli sposi dovrebbero vivere separati fino a quando la ragazza non avrà quindici anni ma, su insistenza del marito, dopo due anni le viene chiesto se si sente pronta ad andare a vivere con lui.
Lei, che non conosce nulla del sesso e non ha neppure avuto il primo ciclo, risponde di sì perché le piace l'idea di trasferirsi in una nuova famiglia ed è piena di aspettative per la sua nuova vita.

Il suo corpo di bambina però non è pronto ....Scrive " Quando mi penetrò provai un dolore folgorante, che mi fece l'effetto di una punizione corporale. Spalancai le labbra, ma non ne uscì nemmeno un suono...."
Sampat, pur non serbando rancore verso il marito, non ha mai dimenticato la sofferenza di quella prima notte e scrive "Se non l'avessi subita non sarei mai riuscita ad essere così in sintonia con le tante donne per cui oggi mi batto"

Leggendo questo libro ho imparato molte cose, ad esempio che la legge indiana ha abolito le caste ma che le stesse nella realtà continuano ad esistere.
Sampat appartiene alla casta dei gadaria, i mandriani, che è una delle più bsse.
Deve sottomettersi a chiunque appartenga ad una casta superiore oltre a doversi sottomettere, come donna, al marito e alla suocera.
Lei però non sopporta le ingiustizie e non può fare a meno di reagire, sia quando le ingiustizie la riguardano personalmente, sia quando riguardano persone deboli come donne e bambini.
Reagisce nei confronti di un bramino che sfruttava le donne del villaggio e viene allontanata dalla famiglia con il marito e la figlia che è nata nel frattempo.

Per Sampat questo è l'inizio di una nuova vita, organizza corsi di cucito per le ragazze del paese ed insegna loro quello che ha imparato nei due anni di scuola.
Un giorno entra casualmente in contatto con un'organizzazione non governativa che si occupa dei diritti delle donne, Sampat si rende conto che con l'unione si potrà tentare di porre fine ai soprusi ed inizia un percorso che arriva fino ad oggi.

Sampat Pal ha deciso di scrivere questo libro perché è consapevole che prima di essere riconosciuto nel suo paese il suo lavoro deve superare il giudizio dell'opinione pubblica internazionale

"Mi hanno detto che a Parigi c'è una replica della statua della Libertà. Se un giorno avrò la fortuna di vederla mi inginocchierò ai suoi piedi e pregherò per la liberazione di tutte le donne dell'India, tenute prigioniere da catene invisibili, ma più forti del titanio"

Sampat Pal è stata ospite alla fiera del libro di Torino nel 2010. La scrittrice ha tenuto a precisare che la sua gang non è affatto contro gli uomini, ma contro la società sempre più corrotta, sostenendo che sia importante lottare tutti insieme, verso un ideale comune: infatti alcuni uomini fanno parte del suo movimento

E' un libro che consiglio e spero tanto che qualcuno segua il mio suggerimento di lettura.

un saluto da Marta


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sabato 5 novembre 2011

la tragedia di Genova in un video



Ieri ero in ufficio quando mi è arrivato un sms da un'amica che lavora a Genova, questo è il testo "ritardo perchè a Genova la situazione del nubifragio è allucinante"


A Savona dal mattino avevamo l'allerta meteo, due asili erano chiusi per precauzione ma non stava neppure piovendo, il proprietario del bar che frequento si lamentava del fatto che per la previsione di due gocce d'acqua subito bloccano la città.
Dopo avere ricevuto il messaggio sul telefonino ho guardato la situazione sul computer ed ho visto la tragedia.....
Qualcuno è responsabile di ciò? E'una "calamità naturale" oppure si poteva evitare o quantomeno ridurne la violenza ad esempio tenendo puliti i fiumi, i torrenti ed i boschi?
Quando vado in giro nell'entroterra in bicicletta vedo situazioni allucinanti, alberi morti oppure in bilico sul greto dei torrenti, zone trasformate in vere e proprie discariche abusive.....una pioggia torrenziale e tutto viene trascinato a valle. E' colpa della natura o dell'uomo?

Una nota positiva: un amico che abita nella zona ripresa dal video ha scritto su facebook che l'uomo dell'auto è salvo, molti altri invece non hanno avuto scampo e tra loro anche due bambine
Disastro naturale oppure c'è qualche responsabilità?

martedì 1 novembre 2011

buon compleanno Monica!




Il 3 novembre Monica Vitti compirà 80 anni
Nel mio diario dell'anno scolastico 1966-67 avevo incollato una sua immagine tratta dal film Modesty Blaise.
E sempre stata la mia preferita tra le attrici italiane.





Ho visto tanti suoi film e non ha mai deluso le mie aspettative, i suoi personaggi erano sempre veri, avevano un'anima, erano credibili.





Monica Vitti oggi ha l' Alzheimer, sono anni che non compare in pubblico ma non sarà mai dimenticata.
Simpatica, bella, brava e, soprattutto, autentica....la migliore!

la foto di Monica nel mio diario scolastico